Piero De Vita (capogruppo)
TESTO
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Il
nostro Istituto IIS IPSIA ITI “Ezio
Aletti” di Trebisacce ha
completato un corso di formazione PON B 10 “Educazione linguistica e letteraria in un’ottica plurilingue”.
Il progetto di tipo blended ha
interessato sia la formazione dei docenti che quella degli allievi che sono
diventati attori del processo didattico innovativo che questa azione ha
promosso.
La
formazione blended ha interessato
6 docenti del corso di enogastronomia, tra cui 3 docenti del corso serale. Il
nostro tutor prof.ssa Anna Scola dopo aver esaustivamente definito i nodi
centrali della formazione e lo scenario plurilingue e pluriculturale in cui si
inserisce, si è soffermata sulla necessità di fare gruppo e di essere
portavoce di questa innovazione didattica
nei relativi consigli di classe e collegio docenti. Come docenti abbiamo prontamente risposto a
questa richiesta: con spirito di aggregazione, coesione, apertura verso
l’innovazione didattica, lavoro di squadra anche se non sempre con capacità
di creare momenti di discussione condivisi. Il team ha comunque operato, nella fase della sperimentazione
diretta agli alunni, coinvolgendo classi parallele e miste in quanto sarebbe
stato più facile lavorare sui bisogni formativi comuni e, quindi, meno
dispersivo monitorare il livello di apprendimento delle classi, ma la
pregnanza dei materiali e il desiderio di rispondere a bisogni diversificati
ci ha fatto spingere più in là.
Nella
fase di avvio del percorso di sperimentazione in classe, il team si è riunito
in open
space, coinvolgendo altre figure professionali dell’istituto per
definire il breve percorso da cui far partire l’innovazione didattica, quindi
scelta di titoli e sottotitoli, prerequisiti, steps, metodologia, strumenti,
prodotti attesi e valutazione.
Questa
formazione ha rappresentato l’opportunità di rinnovare e dare un impulso nuovo al ruolo di docente, e
acquisire strumenti, metodologie, tecniche differenti in linea con i bisogni
formativi (conoscenze e competenze) che necessitano del supporto delle ICT per ottimizzare i tempi in aule
sempre più multietniche e multiculturali e quindi plurilingue. La nostra
utenza è costituita da nativi digitali alunni aperti e competenti nell’uso
dei media digitali, caratterizzati da originalità, creatività e voglia di
mettersi in gioco.
I
docenti in formazione si sono ulteriormente suddivisi in sottogruppi lavorando
in maniera incrociata su diverse aree tematiche: Sviluppo della competenza semantico- lessicale, Valutazione degli apprendimenti
linguistici, Didattica della
lettura, Topoi e temi letterari
focalizzando l’attenzione in modo particolare su: Letteratura del diverso / Andar
per osterie.
Il sottogruppo A ha lavorato al percorso “Sono
Uguale a Te”.
Il sottogruppo B, invece, al percorso “ From the kitchen to the
table”
considerando il cibo un collante eccezionale per veicolare letteratura,
storia, cultura e tradizioni.
I
due percorsi si sono spesso incrociati e ‘scontrati’ in una coralità di voci
realizzando quanto richiesto dalla formazione, in merito al carattere
multidisciplinare, integrato e
plurilingue in quanto sono state coinvolte più discipline e più
consigli di classe: dal diurno al serale.
Le discipline
coinvolte sono state:
Servizi di sala, Servizi di cucina, Inglese, Francese e italiano. Inoltre si
è fatto ricorso al Laboratorio
musicale, al Laboratorio teatrale dell’Istituto con l’ausilio di associazioni
culturali ed Istituzioni locali : Albero della Memoria, Museo dell’arte
olearia e della cultura popolare, artisti locali, associazione migranti,
comune di Trebisacce e di Oriolo della provincia di Cosenza nonché
l’Assessorato ai Servizi Sociali e PPII (Amministrazione provinciale di
Cosenza).
La
realizzazione dei prodotti finali ha utilizzato differenti codici (dalla lingua all’arte, dalla
conversazione alla recitazione, dalla espressione alla traduzione,
trasferimenti performativi da un codice all’altro), nonché utilizzo di immagini,
canzoni, film, social media, poesie utilizzando i media digitali.
Le
lingue utilizzate sono state: L1-L2 (italiano-inglese-francese-arabo-
ucraino- albanese-rumeno).
I
prodotti realizzati con le ICT
sono stati un blog che ci ha accompagnati durante la sperimentazione, ppt,
video, animazione e pièce teatrale e musicale, e performances in lingua
inglese caricati man mano sul sito web d’istituto .
Inoltre
sono risultati molto utili alcuni glossari in lingua inglese e francese che
hanno realizzato i ragazzi sotto forma di booklet.
Riteniamo
che i nostri percorsi sperimentali potrebbero essere considerati buone
pratiche perché la ricaduta sugli allievi è stata notevole e gratificante
in termini di motivazione
all’apprendimento, centralità dell’azione didattica sull’allievo, identità e
dignità delle lingue in quanto espressione culturale di un popolo, spin- off per
una consapevole cittadinanza europea, integrazione e inclusione nativi e non
nativi, successo scolastico in termini di acquisizione di competenze.
La ricaduta sull’apprendimento scolastico molto significativa poiché nelle
classi interessate alle sperimentazioni c’è stata, non solo, una forte
riduzione delle bocciature ma anche una rimotivazione allo studio che ha
sorpreso i consigli di classe interessati.
La fase di
sperimentazione
si è avvalsa di questionari e griglie iniziali, intermedie e finali di
osservazione e autovalutazione. Importante è stata l’autovalutazione da parte
degli allievi per rilevare l’efficacia dell’apprendimento in rete, l’utilizzo
delle ICT, il miglioramento delle competenze linguistiche e letterarie, e la
metodologia prettamente collaborativa che esalta le competenze individuali,
in un percorso flessibile e basato sulla centralità dello studente. Il
momento dell’autovalutazione è
stato utile anche per il gruppo di docenti che riflettendo sul proprio
percorso è riuscito a comprendere i punti di debolezza della formazione e
quindi è riuscito ad apportare le modifiche necessarie. Si è osservato un
fatto altamente positivo ovvero che gli allievi, soprattutto gli extra
comunitari, hanno appreso serenamente e in maniera integrata diverse
discipline senza disperdere le loro conoscenze pregresse ma anzi
valorizzandole. Inoltre hanno interagito
con più facilità con altri linguaggi settoriali utilizzando i social
network, il Web, la musica, laboratori comunicativo-espressivi con trasferibilità
di codici linguistici e artistici. In questo senso la valutazione è stata
altamente efficace poiché si sono utilizzate prove integrate con la stessa
struttura e uguale terminologia.
Il carattere
innovativo è
stato dato dalla ricchezza e varietà
dei
materiali e dalla centralità dell’azione formativa sull’allievo, dal lavoro
di squadra, da una metodologia basata sul collaborative e cooperative learning, dalla mutualità del ruolo del
docente da trasmettitore delle competenze a facilitatore. L’allievo ha saputo
ritagliarsi un proprio ruolo in relazione ai propri interessi, alle proprie
capacità e alla rilevanza della propria creatività.
L’azione didattica
e formativa
all’interno dell’Istituto è risultata efficace in quanto sono stati acquisiti
nuovi strumenti didattici, nuove metodologie, ed una consistente
ridefinizione dei ruoli. Inoltre la
ricaduta è stata altamente positiva sia per i docenti che per gli allievi e
sicuramente questo nuovo modo di acquisire competenze sarà utilizzato nelle
classi, anche nei prossimi anni scolastici. Inoltre il percorso va ad
armonizzarsi con altri progetti presenti nel POF dell’istituto e con
programmi di attività di Associazioni
ed Enti pubblici e privati del territorio. Allo scopo si è già inteso, per
l’inizio anno scolastico 2013-2014, organizzare un Seminario di formazione
Poseidon che vede coinvolta anche la nostra Tutor Anna Scola, e sarà aperto
all’esterno e ad ogni ordine e grado di scuole presenti sul territorio.
Inoltre i nostri prodotti sono già caricati sul sito web della scuola www.istitutoaletti.it in un’area predisposta mentre i lavori
cartacei, saranno esposti su un’apposita
bacheca Aletti Poseidon. Su
suggerimento della tutor, di tanto ci serviremo anche per l’attività di
orientamento degli studenti in entrata durante gli ‘Open day’.
La
formazione appena terminata, per gli effetti e la ricaduta curriculare che ha
avuto nelle classi interessate, ha rappresentato un valido motivo per
trasferire la filosofia dell’offerta formativa, l’approccio metodologico e i
materiali in altre scuole del territorio in rete. Ma anche per coinvolgere
stabilmente associazioni ed enti
territoriali al fine di creare e sviluppare una rete formativa,
innovativa, sostenibile ed integrata.
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Innovatività
Scelta aree tematiche e
percorsi
Coinvolgimento dei consigli di classe e delle istituzioni
locali
Sostenibilità
Valutabilità
Lavoro di squadra
Innovatività
Riproducibilità
Radicamento
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